E pensare che tutto ebbe inizio a metà del XIX secolo in Germania, con la realizzazione di macchine da cucire e biciclette. Era il 1899, poi, la Opel (il cui nome deriva da quello del suo fondatore, Adam Opel appunto) avviò la sua attività di produzione di automobili e moto. A fine anni ’20 del Novecento, invece, risale la vendita della quasi totalità delle azioni alla General Motors, nota holding statunitense. La Seconda guerra mondiale rappresentò un autentico spartiacque nel percorso della Opel. Iniziò la fase moderna della storia dell’azienda e trai i modelli da ricordare ci sono la Rekord (1953), la GT (1968), le Ascona e Manta (1970), la GT (1971), la Monza (1977), le Kadett (1979 e 1984), l’Omega (1996), la Vectra (1988), la Calibra (1990), la Tigra (1994), la Zafira (1999), monovolume a sette posti, e, più di recente, la Corsa, l’Astra, la Mokka e l’Insignia. Nel 2017 la Opel è stata acquisita dal gruppo francese PSA (che già includeva Peugeot, Citroen e DS). Uno dei momenti principali della nuova fase della sua esistenza è rappresentato dalla nascita, nel 2019, alla nuova Corsa, utilitaria moderna e piacevole da guidare. Nel 2021, poi, PSA è confluita nel nuovo maxigruppo Stellantis. Una nuova, intrigante tappa di un percorso in alcuni casi tortuoso, ma sempre caratterizzato dalla massima apertura verso le novità del mondo automotive e da un attento sguardo verso l’innovazione tecnologica.