Era il 1955 quando per la prima volta fu usata la sigla DS per nominare la berlina della Citroën progettata da Flaminio Bertoni e André Lefèbvre. Oltre 50 anni dopo (siamo nel 2008) si decise di riportare in auge quella sigla per lanciare una linea che conferisse una sensazione di maggior prestigio rispetto agli altri veicoli della galassia PSA, a sua volta poi confluita in Stellantis. In una fase iniziale l’operazione ebbe per protagonisti una serie di veicoli all’interno della galassia Citroën. La prima fu la DS 3, una tre porte dal profilo sportivo che riscosse ottimi riscontri in termini di vendita dopo la presentazione in grande stile nel Salone di Ginevra del 2010. A seguire ebbero vita altri due modelli, DS 4 e DS 5, contraddistinti da una raffinata ricerca stilistica, sia per quanto attiene alla carrozzeria che all’abitacolo. Nel 2014, invece, nacque ufficialmente la casa automobilistica DS Automobiles, che rappresentò la perfetta conclusione di un percorso e la concretizzazione di un intento: rendere il marchio DS indipendente da quello del “double chevron”. La prima vettura del marchio fu la DS 5, che può essere definito a tutti gli effetti un restyling di metà carriera dalle Citroën. In un successivo momento invece nacquero la crossover compatta 3 Crossback, la suv 7 Crossback, la berlina di lusso 9 e la media a cinque porte 4, diverse dalla traiettoria Citroën. Una storia antica e nuova. Un futuro da scrivere e di successo.